Dal libro di Vitaliano Trevisan
Con Daniel Santantonio
Regia Daniel Santantonio
Durata 1 h
SINOSSI
Vitaliano Trevisan è stato uno degli autori più importanti della sua generazione. Nato e vissuto nel vicentino, dedica tutta la sua vita artistica a raccontare il complicato rapporto tra Nordest e lavoro. In Works, romanzo autobiografico, ripercorre tutta la sua vita lavorativa dagli anni '70 fino ai 2000. In una regione in cui il lavoro viene visto come una religione, Trevisan gioca tra politica ed eroina, fra le contraddizioni del mondo della cultura e la sofferenza psichica: il percorso di deragliamenti di un ragazzo destinato a fare lo scrittore.
NOTE DI REGIA
La lettura è spazio di relazione. Le parole di Trevisan sono un ponte fra l’attore e il pubblico. Esse vengono condivise, rilanciate, talvolta interrotte da storie personali. Alcuni passaggi contengono domande implicite da raccontare ad alta voce, altri prendono già una posizione radicale. Ogni spettatore modifica lo spazio della relazione. L’interazione, infatti, è il vero elemento cardine dello spettacolo. Chi ascolta può scegliere quanto stare dentro, quanto lasciarsi toccare dalle tematiche, scegliendo eventualmente di condividere i personali racconti lavorativi. Nessuna messa in scena, nessuna fiction, esattamente come nel romanzo. Questo reading resta sempre vivo; esso viene modificato di volta in volta dagli ascoltatori.
In scena sempre solo cose essenziali: il libro “Works”, un microfono, l’attore e tanto desiderio d’incontro. Le parole di Trevisan sono il trampolino di lancio per iniziare a conoscere il tessuto sociale e lavorativo nella quale siamo inseriti.
CONTESTO E ATTUALITÀ
“WORKS” parla di lavoro, ma anche di identità, di fallimento, di rifiuto, di solitudine. È un testo scritto dieci anni fa, ma oggi parla ancora più forte. I suoi temi — il precariato, l’assurdità produttiva, il corpo che non regge — sono diventati esperienza collettiva.
Per questo abbiamo scelto una forma aperta, non conclusa, capace di ospitare anche il presente. Il reading diventa un momento di riflessione condivisa: non si tratta solo di ascoltare una voce, ma di chiedersi dove siamo oggi, e cosa significa ancora "lavorare", "resistere", "stare al mondo".
In un'epoca in cui il lavoro si trasforma, si precarizza e si deumanizza, “WORKS” resta un grido lucido, politico e personale. La voce di Trevisan attraversa il corpo di tutti: il lavoratore flessibile, il precario, l’artista, l’operaio invisibile. Un reading per restituire dignità a ciò che il linguaggio burocratico e produttivo vuole cancellare.
NOTA SULL'AUTORE
Vitaliano Trevisan (1960–2022) è stato scrittore, drammaturgo, attore. Autore radicale, scomodo, ha raccontato con forza la marginalità, l’alienazione, la provincia italiana. “WORKS” è uno dei suoi testi più emblematici, una sorta di autobiografia del corpo e della fatica, priva di compromessi, lucida e spietata.